Personal branding: come farlo su LinkedIn

massimiliano ingrasciotta cameleon web agency

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Personal branding è uno di quei termini di cui spesso si sente parlare, ma che in pochi sanno realmente cosa significa. Ma soprattutto, in pochi sanno come farlo bene e quali canali sfruttare per far brillare la propria immagine. Uno su tutti? LinkedIn. Scopriamo insieme in che cosa consiste il personal branding e come farlo al meglio su LinkedIn.

In che cosa consiste il personal branding?

Si tratta di un insieme di strategie adottate con l’obiettivo di promuovere il proprio profilo professionale e mettere in luce le proprie esperienze, sia lavorative che non. Fare personal branding vuol dire comunicare se stessi e il proprio bagaglio di competenze in modo strategico dal punto di vista professionale. Significa gestire e promuovere attivamente la propria immagine e reputazione personale, al fine di costruire una presenza forte e autentica nel proprio campo di interesse. La creazione di una marca personale, in linea con i propri valori, assume un’importanza cruciale. Il personal branding si basa sull’idea che ogni individuo è un marchio a sé stante e che può sfruttare i principi del branding tradizionale per creare una percezione positiva e distintiva. Così facendo, si può controllare l’immagine che si proietta agli altri, influenzare le proprie opportunità di carriera, ampliare la propria rete di contatti e aumentare la visibilità.

 

Perché è importante fare personal branding?

I motivi per decidere di attuare questa strategia sono numerosi. Uno tra tutti? Differenziarsi e spiccare tra la concorrenza in un mercato sempre più competitivo e saturo. Saper raccontare la tua professione ti aiuta a distinguerti tra tutti gli altri professionisti del tuo settore. Comunicare in modo chiaro e coerente genera valore e cattura l’attenzione del pubblico. Attraverso il personal branding, si costruisce una reputazione solida e stabile nel proprio campo d’azione. Quando gli altri riconoscono una figura come esperta in un determinato settore, sono tendenzialmente più propense a fidarsi e scegliere questa persona per i propri servizi o consulenze. Un personal branding efficace aiuta a costruire una rete di contatti professionale valida. Questo significa aumentare le probabilità di collaborazione su progetti o opportunità di business interessanti.

Cosa non è il personal branding?

Costruire il proprio brand personale riguarda quindi il valore, la competenza, il vantaggio competitivo. Non è quindi di certo un saper vendere, né tanto meno vendersi. Personal branding non significa far pubblicità: questo potrebbe portare al risultato opposto. Le persone possono percepire la pubblicità in modo negativo, come un seccante disturbo durante le proprie attività. Di certo questo confine è molto labile, però può certamente fare la differenza. A nessuno piace sentire una persona che si vanta. L’autoreferenzialità genera noia ed è sempre piuttosto fastidiosa agli occhi degli altri. Il rischio di cadere però in questa trappola è piuttosto alto. Quando il posizionamento della propria figura non è chiaro e neanche il messaggio che si vuole comunicare, cadere in semplice elogio di sé stessi è piuttosto facile

Come evitare tutto questo?

Partiamo da questo presupposto: agli occhi altrui non interessano le competenze raccontate solo come un semplice elenco di cose che si sanno fare. Bisogna proporsi come la soluzione ad un potenziale problema. Qui si crea la vera differenza, questo cercano realmente le persone: una figura che sappia portare del valore aggiunto all’interno di un determinato progetto. Semplifichiamo ancora: una comunicazione efficace deve ruotare attorno al valore aggiunto che si riesce a portare agli altri, piuttosto che quello relativo alla propria persona. Ma attraverso quali canali si può raccontare tutto questo?

Fare personal branding su LinkedIn

LinkedIn è uno dei social network più utilizzati al mondo. Solo in Italia con più di 14 milioni di iscritti, potenzialmente interessati ad ampliare la propria rete professionale. Quale luogo migliore per iniziare questo storytelling? Per poter fare personal branding su LinkedIn è necessario, come primo step, curare il proprio profilo personale in ogni sua parte. Deve essere completo ed accurato, con tanto di foto professionale, un sommario accattivante e di un breve testo che riassuma competenze e obiettivi professionali. In queste sede, acquistano grande importanza anche i dettagli sulle esperienze lavorative, di formazione ed eventuali pubblicazioni rilevanti.

Come deve essere la foto per LinkedIn?

Come abbiamo detto, è opportuno scegliere una foto professionale per il proprio profilo LinkedIn. In breve, questo significa:

  • Buona risoluzione: non utilizzare foto ritagliate da altri scatti oppure immagini pixelate. Le dimensioni consigliate dalla piattaforma sono 400 x 400 px.
  • Nella foto ci deve essere solamente il proprietario dell’account. Ancora meglio se su una sfondo uniforme. Da evitare foto con amici e abiti poco opportuni a questo contesto. 

Per quanto riguarda l’immagine di copertina, deve raccontare (senza eccedere con i dettagli) chi siamo a livello lavorativo, di che cosa ci occupiamo e qual è il nostro valore aggiunto. Su Canva sono disponibili dei modelli già pronti da modificare all’occorrenza.

Come comportarsi sulla piattaforma?

Una volta completato e ottimizzato il proprio profilo, è ora di iniziare ad utilizzare questa piattaforma dedicata alle relazioni professionali. Come prima cosa, è necessario iniziare ad aggiungere contatti alla propria rete, coerenti con il messaggio che si vuole comunicare, con la propria professione e in target con gli obiettivi. L’interazione e la creazione di relazione sono la base di ogni social network: nessuna differenza per  LinkedIn! Interagisci con i tuoi contatti, commenta i contenuti presenti nel feed sempre con cognizione di causa. Dedica il giusto tempo alla lettura dei post per poter dare un’opinione, un parere o qualche tipo di contributo che possa donare valore aggiunto alla pubblicazione e generare un interessante spunto di riflessione

Crea a tua volta contenuti!

Una strategia di personal branding non può rinunciare al content marketing, in particolare su LinkedIn. Prima di iniziare a creare contenuti però, è necessario prendersi del tempo per valutare cosa potrebbe funzionare in un determinato settore e cosa no, analizzando anche l’azione dei propri competitor. Sulla base di questo, andranno stabiliti degli obiettivi e selezionati degli argomenti da portare sul profilo. Da  raccontare con un tone of voice coerente con lo storytelling del proprio brand che si vuole fare.

L’importanza del testo scritto

Generare contenuti è fondamentale per una strategia di personal branding su LinkedIn. La costanza nel farlo però fa realmente la differenza. Per questo è importante determinare un modus operandi prima di iniziare. In questo modo, sarà possibile creare un piano editoriale da seguire nel tempo. Al momento, il contenuto che funziona meglio su LinkedIn è il testo scritto. A supporto di questo, possono essere inseriti anche contenuti visivi, come immagini, caroselli o video. Il classico post composto da immagine e testo però non è l’unico formato possibile. Su LinkedIn è possibile pubblicare anche dei veri e propri articoli e gestire un piano di e-mail marketing con la newsletter

massimiliano ingrasciotta cameleon web agency

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