BlueSky: il social dell’ex CEO di Twitter
Speriamo che troviate questo articolo interessante. Se volete che ci occupiamo della vostra strategia di marketing,
contattaci ora!
BlueSky: chiunque si destreggi nel mondo social ne ha sentito parlare. Una nuova piattaforma finanziata dal co-fondatore ed ex CEO di Twitter Jack Dorsey; Bluesky comprende un gruppo di servizi diversi tra loro, in competizione con tutte quelle che aspirano a diventare la prossima grande piattaforma di microblogging. Alcuni nomi? Hive, Mastodon, Post, Truth Social, T2 e Substack Notes. Ma quali sono le peculiarità di Bluesky?
Bluesky: la piattaforma del futuro?
2019: la storia di Bluesky inizia quattro anni fa. Sviluppata e finanziata da Twitter, diventa autonoma e indipendente da quest’ultimo solo a fine del 2021.
Il suo punto di forza? La struttura decentralizzata. Come è stato per Mastodon, la piattaforma è stata progettata in modo che nessuno possa possederla o controllarla. Al suo interno gli utenti possono creare le proprie app e community. Un’altra parola chiave? Interoperabilità. Questo significa che, un domani, potrebbe consentire il cross-posting da altre applicazioni. Le caratteristiche di questo nuovo social stanno attirando una nicchia di appassionati verso la piattaforma. Per il momento, l’accesso a questa nuova alternativa a Twitter è ancora su invito. Chi l’ha già provata però sembra non riuscire a smettere di parlarne, alimentando un hype sempre crescente attorno al social, nonostante le sue dimensioni ancora piuttosto ridotte.
Microblogging: un nuovo modo di comunicare
I microblog sono dei raccoglitori di contenuti brevi, sviluppati con l’obiettivo di permettere un’interazione e rapida con il proprio pubblico di riferimento.All’interno delle piattaforme di microblogging, come appunto Twitter o Mastodon, è possibile creare contenuti veloci e messaggi istantanei. Questi possono essere condivisi con il proprio pubblico online, per generare interazioni e aumentare il coinvolgimento. Si tratta quindi di un modo di comunicare che non implica la scrittura di lunghi testi. Messaggi rapidi e brevi, tipici del microblogging, sono nati in risposta alle esigenze dei social media. Questi si sono imposti come canali utilizzabili dalle aziende per interagire rapidamente e in modo più diretto con i clienti.
Una novità che non salta all’occhio
Attualmente non esiste ancora una versione desktop dell’applicazione. Una volta effettuato l’accesso, da dispositivo mobile per il momento, non subito salta all’occhio la novità di Bluesky. A primo impatto, si ha a che fare con una versione più essenziale e semplice di Twitter: niente bozze e nessun messaggio diretto. La facilità d’utilizzo è un suo punto di forza, ma di certo non quella principale: chiunque abbia mai fatto un tweet, saprà già come muoversi. Il servizio è decentralizzato come abbiamo anticipato, ma anche in questo caso non si tratta di una caratteristica unica: lo è anche Mastodon. Quest’ultimo fu uno dei primi competitor di Twitter, destinato a rimanere però un prodotto di nicchia.
Una differenza culturale
La caratteristica principale di Bluesky non è quindi tecnica, ma “culturale”.Si tratta di una piattaforma che rimanda ad una versione di Internet d’epoca. Il risultato? Il divertimento degli utenti è assicurato. Un pubblico sempre più nostalgico che vuole ritrovare i prodotti del proprio passato.
Entrare in Bluesky
Attualmente BlueSky non è stato ancora lanciato per la grande massa. Al momento, è possibile entrare solamente su invito. La versione beta per iOS è stata diffusa a febbraio, mentre quella per Android lo scorso aprile. L’unico modo per poter entrare a far parte dell’universo Bluesky è ricevere un invito. I potenziali utenti possono iscriversi a una lista d’attesa o, in alternativa, entrare solo se sono in contatto con un iscritto. Gli utenti attivi ricevono un codice a settimana. Questo codice può essere condiviso per reclutare, a sua volta, un nuovo utente.
Un approccio decentralizzato
Come abbiamo anticipato, l’app ha diversi punti in comune con quelle già esistenti e più popolari. La vera differenza sta però nell’approccio. Bluesky è una piattaforma decentralizzata. Cosa vuol dire? Questo significa che i dati degli utenti vengono memorizzati su server indipendenti, invece che su server di proprietà dell’azienda stessa. Gli utenti possono creare i propri server, passando da uno all’altro senza rischiare di perdere i propri dati. Questo modus operandi permette alle persone di determinare in autonomia gli algoritmi che controllano i post che trovano all’interno del social. Gli utenti possono mettere mi piace, o postare i cosiddetti skeet, sulla loro skyline (paragonabile ai tweet nella timeline di un utente di Twitter). Al momento la piattaforma non supporta la messaggistica diretta o l’utilizzo di hashtag.
I numeri di Bluesky
Come si può ben immaginare, la domanda di inviti per Bluesky è elevatissima. Così tanto che le persone hanno deciso di metterli all’asta su eBay per centinaia di dollari. Le persone in lista d’attesa sono più di un milione al momento, secondo quanto riportato su Forbes in questi giorni. Nell’ultima settimana, sono circa 35mila gli utenti che sono riusciti ad accedere alla nuova applicazione.
Malcontento diffuso su Twitter: cosa succede?
Mentre Bluesky cresce raccoglie consensi, su Twitter la situazione è ben diversa. Gli utenti della piattaforma con l’uccellino blu stanno manifestando la propria frustrazione in seguito alle modifiche apportate da Elon Musk. Dopo l’acquisizione di Twitter avvenuta ad ottobre, Musk ha apportato una serie di revisioni non molte gradite agli utenti. Il risultato? Le persone hanno iniziato a valutare le alternative a disposizione.
Prima tra le modifiche non apprezzate, c’è la revisione del sistema di verifica di Twitter. Per molto tempo, è stato utilizzato per designare come autentici i profili di personaggi pubblici come politici, celebrità e giornalisti. Ora gli utenti possono pagare un abbonamento a Twitter Blue per ottenere la spunta, mentre le aziende possono pagare 1.000 dollari al mese per ottenere la verifica oro delle organizzazioni verificate.
Difficoltà nel trovare i contenuti autentici
Questo si traduce per gli utenti in una maggiore difficoltà nell’individuazione di notizie autentiche. Inoltre, aiuta i profili fake che si impossessano dell’identità di personaggi pubblici. Inoltre, di recente, Musk ha allentato molte linee guida di moderazione di Twitter. Agli abbonati di Twitter Blue è permesso twittare fino a ben diecimila caratteri alla volta ora!
Bluesky: work in progress
L’app di Bluesky è in sviluppo ormai da anni. Dorsey ha co-fondato il progetto mentre era ancora a Twitter, nel 2019, per renderlo compatibile con la piattaforma e aiutare gli utenti a spostare i propri account e messaggi tra i social network concorrenti. Bluesky è diventata una società separata nel 2022, poco prima dell’acquisizione da parte di Musk di Twitter.
Gli aspetti critici
Dorsey, proprio in questi giorni, ha criticato Musk a riguardo delle sue azioni in seguito all’acquisto di Twitter. Stando alle sue parole, sta andando a rotoli sotto la sua guida. Questo fa riflettere, considerando che l’anno scorso Dorsey aveva twittato a sostegno di Musk e della sua acquisizione del social.
Dorsey ha sostenuto per anni che Twitter dovrebbe far parte di un sistema decentralizzato per la condivisione dei contenuti, o un “protocollo”, piuttosto che una singola piattaforma centralizzata su cui gli utenti fanno affidamento.L’ex ceo di Twitter ha riferito a Musk in un messaggio del 2022, rivelato dai documenti del tribunale: “Twitter è nato come protocollo. Non avrebbe mai dovuto essere un’azienda. Questo è stato il peccato originale”.
Bluesky: il nuovo Twitter o solo un trend?
Bluesky non è di certo la prima piattaforma considerata un potenziale rivale di Twitter. Milioni di persone, tra cui anche molti giornalisti, si sono iscritti a Mastodon, dopo l’acquisto di Twitter da parte di Musk.
Mastodon ha avuto una breve impennata di popolarità alla fine dello scorso anno. In seguito però la piattaforma è rapidamente scesa da 2,5 milioni di utenti mensili a dicembre 2022 a 1,4 milioni a fine gennaio 2023. Come abbiamo detto, si tratta solamente di una piccola nicchia di utenti.
“Gli utenti avranno la possibilità di scegliere, i creatori avranno la possibilità di rimanere in contatto con il proprio pubblico e gli sviluppatori avranno la libertà di costruire”, questo sono le parole di Jay Graber, attuale CEO di Bluesky.
Solo col tempo avremo più informazioni sul destino di questa nuova piattaforma. Sarà il nuovo Twitter o solo un trend del momento?
Pingback: P92: un nuovo rivale per Twitter?